Si realizza in soggetti predisposti in seguito a stimoli ormonali ed ambientali e non va confusa con la semplice adiposità localizzata, vale a dire l’eccesso di grasso sottocutaneo di chi è in sovrappeso.
A differenza di quest’ultima, che si distribuisce diffusamente su tutto il corpo, la cellulite si presenta in genere in sedi particolari, quali le cosce e i glutei, anche in soggetti che obesi non sono, mentre l’adiposità tende notoriamente ad attenuarsi con una dieta appropriata, la cellulite risente poco dei sacrifici a tavola.
Nel caso della cellulite, il grasso sottocutaneo sembra comportarsi da “riserva energetica“, accrescendosi in seguito a stimoli ormonali ma rispondendo meno bene agli stimoli metabolici.
Nel corso di una visita accurata volta innanzitutto a stabilire se si tratti di cellulite vera e propria o di semplice adiposità localizzata, si procederà a raccogliere informazioni sullo stato di salute generale, sulle abitudini di vita, sull’attività fisica svolta, sull’assunzione di eventuali farmaci, etc., per poi proporre gli interventi più appropriati.
I prodotti drenanti favoriscono l’eliminazione di sostanze tossiche, eliminando tossine e liquidi in eccesso.
È ormai ampiamente dimostrato come l’assunzione eccessiva di tossine alimentari, combinata ad un’esposizione prolungata ad altri agenti inquinanti presenti nell’aria, favorisca l’accumulo di grasso.
Ridurre al minimo l’assunzione di sostanze tossiche, e facilitare la loro eliminazione significa porre le basi per favorire i meccanismi di disintossicazione e detossinazione.
I nostri programmi alimentari, prevedono una serie di regole precise, che occorre tenere sempre in considerazione sia per favorire il dimagrimento, che per vivere meglio nel pieno rispetto del proprio corpo.
Più che di un ridotto apporto calorico il soggetto affetto da cellulite può beneficiare di una dieta che privilegi maggiormente gli alimenti proteici (carni bianche, pesce, legumi) a discapito di carboidrati (dolci, pane e pasta) e grassi, al fine di migliorare il trofismo dei muscoli degli arti inferiori, che con la loro pressione sui vasi venosi e linfatici si oppongono al ristagno dei liquidi nelle aree interessate.
Allo stesso scopo, riducendo l’apporto di sale da cucina ed aumentando quello di verdura e frutta (su tutti, ananas, pompelmo e mirtilli), si contrasta la ritenzione idrica e si rafforzano le pareti vascolari.