La sindrome genitourinaria della menopausa (Genitourinary Syndrome of Menopause, GSM) è definita come un insieme di segni e di sintomi associati alla riduzione degli estrogeni circolanti che determinano cambiamenti a livello vaginale, vulvare, dell’uretra e della vescica (Portman et Gass 2014).
In pochi sanno che la carenza di estrogeni in menopausa è responsabile di questa patologia altamente invalidante.
I sintomi tipici sono:
- secchezza vulvare e vaginale che porta a dolore durante i rapporti, vaginiti cosiddette atrofiche, prurito, bruciore, dolore vulvare spontaneo e piccoli sanguinamenti;
- cistiti ricorrenti, spesso a insorgenza dopo i rapporti (non sempre batteriche ma spesso irritative), incontinenza mista da urgenza e da sforzo e sindrome della vescica dolorosa.
Le cure esistono e si devono intraprendere il prima possibile.
Quando indicata va iniziata una terapia ormonale sostitutiva secondo i moderni criteri terapeutici (minime dosi efficaci e scelta di sostanze e vie di somministrazione a basso rischio) e nei tempi raccomandati (massimo entro 10 anni dall’inizio della menopausa e non oltre i 60 anni).
Una valida alternativa sono le terapie ormonali vulvo-vaginali con ovuli, gel o creme che veicolano Estriolo, DHEAS o testosterone e possono essere proposte anche in alcune pazienti per cui non è indicata una terapia sistemica.
Idratanti ed emollienti trovano indicazione in associazione alle terapie ormonali ma come monoterapie risultano essere poco efficaci e poco pratiche.
Chi non può o non vuole fare ricorso ad ormoni può affidarsi alla terapia laser vaginale (Fotona Laser Erbium con tecnologia Smooth) che in poche sedute ( tre sedute una al mese) è in grado di risolvere i sintomi legati alla sindrome genitourinaria della menopausa.
Va detto che quando possibile le terapie integrate sono preferibili alle singole isolate; numerosi lavori scientifici hanno dimostrato che gli effetti terapeutici sono massimi nell’associazione tra laser e Ospemifene, una sostanza appartenente alla categoria dei SERM (modulatori selettivi del recettore degli estrogeni) che agisce esclusivamente sulla mucosa vaginale e può essere assunta anche da donne che sono guarite da un tumore al seno.